Taccuino di campo
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L'autunno della pernice bianca
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Il 28 settembre 2006 ho compiuto un’escursione da Collina (frazione del comune di
Forni Avoltri, in provincia di Udine) al passo del Volaia che segna il confine fra
Italia ed Austria.
Il dislivello superato è di circa 750 metri, infatti Collina (Culine in friulano)
è a quota 1250 m slm il passo del Volaia a 1977 m slm.
Aggiungo questo dettaglio tecnico per ambientare il mio racconto.
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Salendo di quota, le latifoglie cedono il posto a larici ed abeti, prima fitti e
poi sempre più radi fino al loro limite estremo. Più in alto solo
piante arbustive a basso fusto, come pini mughi, muschi e licheni interrompono il
dominio delle rocce.
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Ero quasi al passo e sostavo su un sentiero guardando il ghiaione che scendeva verso
valle.
Un suono inaspettato catturò la mia attenzione. Non l’avevo mai udito, ma
ricordava il gracidio di una rana.
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Questa era la scena che mi si presentava.
Sembrano esserci solo rocce, pietre e un tappeto vegetale, ma il movimento di un
piccolo animale mi permise di capire ciò che stava avvenendo.
Sulle rocce al centro del lato destro della foto c'è un ermellino,
ancora in livrea estiva che punta un animale nascosto nell’erba.
Guardando con attenzione, al centro della foto, è possibile scorgere una
pernice bianca.
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Ricorderò questa escursione come il mio primo incontro con una pernice bianca
in natura.
L’esemplare sotto è un maschio in livrea autunnale. In inverno le sue penne
saranno completamente bianche.
E’ riconoscibile per il contorno superiore dell’occhio di colore rosso (caruncola)
e le piume scure che partendo dal becco formano una linea che termina sul bordo
dell’occhio. Le penne della coda, timoniere, restano nere tutto l’anno e sono di
solito visibili solo durante il volo.
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Maschi e femmine sono caratterizzati dal colore maculato del piumaggio di ali e
dorso.
La parte inferiore è completamente bianca così come le zampe interamente
rivestite di piume, che hanno suggerito il nome scientifico, lagopus (zampe
di lepre) mutus (non canta come altri uccelli, ma emette uno strano suono).
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Le pernici, vivono prevalentemente a terra ed è sorprendente il loro perfetto
mimetismo.
Nelle due foto seguenti si vede bene l’esemplare al centro, un po’ meno gli
altri... uno nella foto di sinistra e due in quella di destra.
Click sulle foto per l'ingrandimento.
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In tutto ho contato sei diversi esemplari.
Il mezzodì era passato da circa un’ora.
Nell'articolo del Taccuino di campo ho inserito fotografie
di altri animali poco visibili.
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