Taccuino di campo
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Testimonianza di un evento
Il 26 maggio 2006, nel primo pomeriggio, camminavo sullo Stena, il monte (442 m
slm) che si affaccia sulla valle fortemente incisa dal torrente Rosandra, unico
corso d'acqua visibile del Carso italiano, nella provincia di Trieste.
Ero solo, indossavo la mia tenuta mimetica, mi muovevo lentamente, attento a non
far rumori.
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Una femmina di capriolo che si allontanava attirò la mia attenzione.
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Addentrandomi nella macchia per seguirla, vidi uno spettacolo indimenticabile, il
mio sogno di naturalista. Un piccolissimo capriolo nascosto nell’erba.
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Era nato da poco e le mosche banchettavano con i resti del liquido amniotico.
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Poco discosta, la placenta, con le mosche verdi.
Mi sono allontanato per timore che la mia presenza disturbasse il ritorno della
madre, vincendo il desiderio di avvicinarmi per accarezzare il piccolo.
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Sorpresa!
L’erba nascondeva un secondo nato.
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Ho deciso di chiamarli Draga e Pese, il nome dei due paesi vicini.
Ho fatto un lungo giro e poi sono tornato.
Draga e Pese si erano già alzati e stavano esplorando il mondo intorno a loro.
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Da quel bel mattino, sono tornato periodicamente nella stessa zona e pur non potendo
esserne completamente certo, sono convinto di aver assistito alla loro infanzia.
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Ho scattato queste foto alle 7 del mattino, in agosto. Nel bosco la luce era ancora
scarsissima e la qualità ne risente, ma le includo ugualmente perchè
mi sembra documentino bene l'agilità di questi animali e la loro rapidità
nel dileguarsi.
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Qualche settimana più tardi li ho rivisti ed ho scattato qualche testimonianza di
vita familiare quotidiana.
Colazione...
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... toilette...
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... passeggiatina.
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Sarebbe fin troppo facile aggiungere altre foto ed affermare che sono diventati
adulti!
Intendo essere serio e concludo così il ricordo di questo evento.
Altre foto di caprioli sono presenti nella .
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