Riflessioni sul campo

Gli animali e lo scorrere del tempo

È facile cadere nella trappola di affibbiare agli animali emozioni ed atteggiamenti che invece sono caratteristiche specifiche di noi persone.
È però difficile guardare il profilo di questo gabbiano nella luce dorata del tramonto senza pensare che, molto annoiato, stia sbadigliando.

Gabbiano reale controluce

Eppure lo scorrere del tempo per gli animali ha un valore molto diverso da quello che siamo soliti vivere.

Intendiamoci, il loro è il modo giusto.
La giornata è regolata dal ritmo del sole, dagli eventi atmosferici, dai loro bisogni fisici.
Trascorrendo una giornata in un capanno di caccia fotografica ci si rende conto della differenza. Gli animali non conoscono la fretta.

Ho scattato le seguenti due foto a distanza di un’ora.

Val Cavanata un'ora dopo

Durante l’ora, le due garzette, l’oca e il fotografo sono rimasti nello stesso posto, le prime tre a rassettare il loro piumaggio, il quarto ad aspettare il verificarsi di qualche evento significativo, ambito premio dell'attesa.

Tanta tranquillità potrebbe essere interrotta in qualunque momento dalla percezione di qualche pericolo e conseguente, immediato abbandono della scena.
Sono questi i momenti in cui un attimo di distrazione è fatale.
Provate a immaginare. Dopo ore e ore di attesa veder partire il treno senza essere riusciti a salirvi!

Nell'articolo Vita da oche del Taccuino di campo ho inserito le fotografie di un'oca dedita ad un'attenta pulizia del suo corpo.

Un capriolo tranquillo

I caprioli, a prima vista, sembrano più nervosi. In realtà è raro osservarli senza che essi abbiano percepito la persona e spesso sono fotografati in atteggiamento di allarme.

Mi è capitato di aver osservato un capriolo che, dopo essersi acciambellato nella macchia, è rimasto immobile nello stesso punto per un tempo che a me è sembrato eterno.

Capriolo maschio
Il capriolo nascosto

Era mattino presto e avevo la sensazione che qualcuno mi infilasse un sacco ghiacciato a partire dai piedi, pur protetti da calzature robuste, mentre un venticello freddo mi gelava le orecchie.

Dopo un’ora cominciavo a dubitare dei miei sensi.
Non lo distinguevo più. Si era dileguato senza che lo notassi?
In questi casi è utile osservare attraverso le lenti di un binocolo perchè fornisce un'immagine più nitida e luminosa rispetto a quella resa dal teleobiettivo attraverso il mirino della reflex. Ho potuto così constatare la presenza del capriolo che continuava ad ignorarmi.


Aggiungo una piccola digressione. Quando si cammina con il sole contro, specie se basso all’orizzonte, un berretto con il frontino offre l’ombra necessaria a distinguere i dettagli del paesaggio.
Ho atteso ancora.
Poi, considerate le condizioni di luce scarsa, il mimetismo del capriolo poco propenso ad essere immortalato e la stanchezza precedentemente accumulata, mi sono rassegnato ed ho abbandonato il campo.

Nell'articolo Mimetismo o nascondino? del Taccuino di campo ho inserito fotografie di animali poco visibili.

    Home Galleria Portfolio Taccuino Autore Contatti
Capriolo maschio - Roe deer

Novità